Raticci
Raticci rincorsa
su per le scale di ferro
roventi,
che odora di gomma
passeggiata da piccoli piedi nudi
scalpitanti
fra castelli di sabbia, bagni e
formine.
Raticci rossa e nera
che si appoggia sulla riva,
che sfiora le onde,
che impera sugli scogli,
che nasconde fantasia.
Raticci sa già
che prima o poi un acquazzone
farà volare via
gli ombrellini dai gelati,
ingoierà le gomme fruttate,
le Coca-Cola ghiacciate,
le patatine.
E Raticci ora è lontana negli anni
vicina
alle giornate fatte di sole e di giochi
che non pensavano,
che non pensavano che certi acquazzoni
portassero via per sempre
quasi tutti gli aquiloni.