3,2,1... Siete pronti? La festa più brutta, insensata e triste dell'anno sta per cominciare!!!
Eeeeeeeeehhhhh!!!🎉🎉🎉
Yuuuuuuuhhhhuuuu!!!🍾🍾🍾
Pepepepepepepepepeeeee!!! 🚂🚂🚂
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💨 "Domani è un altro giorno..."
Per fortuna, ma di che tipo?!?
#viacolvento #domanieunaltrogiorno #pensieri #pensiero
Ok, é ufficiale: sono messa peggio di Bridget Jones!!!
#bridgetjones #ildiariodibridgetjones #allbymyself
(...)
Sara non ha molti ricordi concreti di quando aveva pochi anni, ricorda vagamente un’atmosfera tranquilla e felice e alcune immagini, flash di giornate nere, di quel nero denso che colora le notti più invernali. Si chiede perché i ricordi da scordare siano quelli che si ricordano per più tempo e in modo più preciso e pensa che forse la felicità non sarebbe tale se non fosse quel magico qualcosa che altera l’andamento uguale, normale, di giorni monotoni che rincorrono altri giorni cupi.
E quel giorno Sara non può dimenticarlo, non ci riesce a mandarlo via a calci anche se i calci che gli dà continuamente sono forti, arrabbiati. Allora torna a vedere sua madre in quella mattina di più di vent’anni fa, con quel suo vestito rosso e il fascino particolare che d’estate risplendeva sul suo viso e lungo tutto il suo corpo abbronzato. La vede entrare in quel negozio di giocattoli dai colori accattivanti e vivacissimi come Sara, la osserva mentre le sorride per invitarla a scegliere il suo regalo di compleanno e la guarda mentre se ne sta alla cassa un po’ dubbiosa perché la sua piccola ha chiesto come regalo uno strano barattolo di bolle di sapone più grande di lei. Ma Sara, ricorda, si ostinava a chiedere quello e quel regalo solamente e con gli occhi sfavillanti implorava la madre e cercava di convincerla dicendole che con l’acchiappabolle avrebbe potuto catturare bolle coloratissime e talmente grandi che avrebbero sollevato in aria tutte e due.
Sara si ricorda quant’era contenta per aver ottenuto il suo regalo. Lo trascinava a fatica lungo il viale verso casa. Ogni tanto, però, si fermava sotto il sole di luglio per asciugarsi il sudore e, magari, per tranquillizzare un po’ i suoi brutti presentimenti.
Sara ricorda la faccia del padre al loro ritorno perché lui non sorrideva: non era felice che la sua bambina compisse gli anni? Turbato si aggirava per casa e Sara non sapeva perché fosse agitato ma ricorda il pranzo silenzioso e poi, all’improvviso, le voci dei suoi genitori che si alzano, le sopracciglia del padre che si inarcano, la sua bocca che si spalanca e le mani… le braccia di entrambi che si agitano e si scontrano rumorosamente e ripetutamente. Ricorda molto bene il gelo profondo che la ferì in quel momento di quell’estate torrida, ricorda di non essersi potuta muovere perché non era riuscita a farlo per la paura.
Quello strappo sul bel vestito rosso della mamma non se lo scorderà più, purtroppo.
Tutte le volte che lo vedrà, il vestito rosso, anche tanti anni dopo, lei lo tornerà a sentire dentro quello strappo che, però, non si vede più. Non lo vedono gli altri. Lo vede sua madre che l’ha ricucito più per sua figlia che per se stessa.
Sara ricorda che quel pomeriggio era andata in giardino a giocare con l’acchiappabolle. Le bolle non erano di tutti i colori. L’unico colore era il grigio. E non erano tanto grandi da riuscire a sollevarla. Non riuscivano nemmeno a sollevare via l’espressione cattiva di suo padre. E il perché Sara non lo sapeva.
(...)
Vi chiedete mai se quando pensate tanto, fortemente, ad una persona questa se ne accorga? Voglio dire: se pensate spesso, intensamente qualcuno secondo voi a quel qualcuno fischieranno le orecchie? Cadranno gli oggetti dalle mani? Avvertirà nella sua mente, davanti ai suoi occhi, in mezzo ai suoi gesti la vostra presenza che lo segue, l'accarezza, gli parla? Gli arriverà il vostro... sentirlo? Vi sentirà e penserà a sua volta?
#nonso #pensieri #pensieri #riflessione #penso #cogitoergosum
Insegnami a volare,
Non ti arrabbiare,
Non urlare:
Tanto so raggiungerti
Anche in mezzo al meraviglioso uragano
Delle tue parole.
Insegnami a respirare
In ognuno dei tuoi mondi:
Non ci casco,
Lo so che non sei solo questo
Che comunque mi fa girare
La testa e non solo...
Spogliami anche dell'orgoglio
E tienimi
Piccola, in silenzio lì
Vicino ad ascoltarti,
sentirti sentirti sentirti!
Non ti so dimenticare
Quindi insegnami a volare e
Non farmi pensare:
Solo Tu sai come lo possiamo evitare...
Non scappare
E non farmelo più fare.
DISTRETTO DI POLIZIA
INTERNO NOTTE
Il giovane Stuart se ne sta abbandonato su una sedia e parla con voce sommessa, lo sguardo fisso a terra. Il commissario lo ascolta, lo scruta, fatica a restare fermo.
STUART
Ogni santo giorno ognuno di noi uccide “qualcuno”…uccidiamo chi ci cerca fottendocene allegramente, uccidiamo gli amici facendo solo quello che ci pare e piace, uccidiamo la famiglia sbattendoci dietro le porte, uccidiamo la nostra donna con le catene e poi ce ne andiamo al bar a ucciderci gli ideali strappando un bell’assegno, uccidiamo la nostra pelle col bisturi, uccidiamo i sogni col valium, le emozioni col contegno, uccidiamo la libertà obbedendo agli altri, ci uccidiamo da soli…
COMMISSARIO
Ma insomma Stuart! Smetti di dire cazzate! Vuoi rispondere? L’hai uccisa tu Roberta Abbiati? Perché?
"Il Grinch"
Ho ammazzato
Parecchie clessidre
Sperando
Che tornasse
Ma non è tornato,
Non è tornata
La voglia di aprire
Quella scatola,
Il gusto di sentire
Accendersi le luci
Sull'albero...
In realtà c'è stato
Un momento
Ma si è spento
Beffardo:
Eppure continuo
A svegliarmi
Alle cinque.
"Come una giornata di Dicembre"
In fondo
Ogni giorno
È come una giornata
Di Dicembre...
Ti svegli caldo
E arriva il primo fastidioso
Sbuffo di freddo
E ci lotti
E ti armi di vestiti
Ma quando sei pronto
E scaldato
Devi uscire
E per strada il freddo
Si appiccica
Di nuovo
Più antipatico
Sulla faccia...
Scoperta.
Ma tu combatti
Tutto il giorno
A trovare un tuo pezzo
Di mondo
In cui ci sia calore
E provi a non pensarci
Al gelido,
Al dolore
Ai piedi...
E quando finalmente
La sera arrivi
Con la tua copertina
Di Linus
A sciogliere il ghiaccio
E a scaldarti...
Ecco che ti svegli
E tutto ricomincia a
Freddarti.
"Cinema"
Tratam, tratam
Sbadiglia la sedia dondolando...
Tratam, tratam
Sono qui, non ci sei
Ma io ti sto ancora parlando...
Tratam, tratam...
Stavolta sto davvero partendo
Per il Mondo del Non Senso
Del Non Sento...
Più Niente:
Che diventerò? Chi?
Tratam, tratam
E tutto va avanti:
Quelle case se ne stanno
Ancora attaccate
Nello stesso posto,
Qualche colore diverso
Ma non sono state ribaltate
Come le mie cose,
I miei giorni che,
Comunque,
Continuano a dondolare appassiti...
Tratam, Tratam...
La canzone di oggi?
"Bella fregatura" di Ernia, testo azzeccatissimo!
"Sei la mia Bella fregatura eho' eho' eho'... 🎶🎶🎶..."
#ernia #bellafregatura
"Forse più straziante della morte stessa di una persona che amammo è il dover mettere mano, per necessità, alle cose più intime e segrete che quella persona volle conservare...", "La bolla di componenda", Andrea Camilleri, Sellerio Editore Palermo #andreacamilleri
#labolladicomponenda #sellerioeditore https://ilcalamajo.blogspot.com
Ricostruzione
Mi piace
il sapore pungente
di albicocca e vaniglia
dei cornetti soffici
che si sbriciola
nell'aria compatta
del mattino...
Mi piace
passare davanti
ai fruttivendoli,
specie quelli piccoli
e bere tutti quegli odori
freschi, forti,
liberi, verdi...
fortemente sì...!
Mi piace
passare davanti alla
piccola bottega di Pippo
e riempirmi
occhi e orecchi
del profumo
dei legni
delle cornici,
dei colori
dei suoi dipinti...
Mi piace
quel negozio di vestiti
con la finestra di una casa
che mi fa pensare
a quando io giocavo alla vita,
nella mia casa e
giocavo
e non pensavo.