venerdì 30 giugno 2023

😪

🤢La solitudine è amara ma se la riempi male può diventare tossica.

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giovedì 29 giugno 2023

❤️

❤️Non rinuncio a pensare col cuore solo per non sembrare debole e per piacere di più.

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mercoledì 28 giugno 2023

🎶

🎶La canzone di oggi? "Fotoromanza", Gianna Nannini...

"Quest'amore è un gelato🍦al veleno...

Mi telefoni o no?!? ☎️ Io non cedo per prima..."

#musica #music #songs #song #canzoni #canzone #passioneperlamusica 

martedì 27 giugno 2023

😢

😢È davvero impossible trovare chi fa brillare il cuore e non gioielli e stronzaggine?

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lunedì 26 giugno 2023

😤

Mmm la magia dell'attesa ma... se fosse tutto solamente "attesa"?

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domenica 25 giugno 2023

Estratto dal mio Romanzo "A. I. D. S. "

 (...)

Vivevo da un anno con Billy e Marco: mi avevano affittato una stanza (per dirla tutta me la facevano pagare una vera sciocchezza) e Billy mi aveva pure trovato un lavoro come cameriera nella tavola-calda sotto casa, ma continuava a ripetermi che dovevo cercarmi qualcos'altro, che per il momento andava bene, ma che avrei potuto fare di più, “decisamente di più”.

Billy sapeva proprio tutto di me ed io di lui.


Mi piaceva il suo ragazzo: simpatico, dinamico … un tipo eccezionalmente introvabile.

Era un peccato che a casa non ci stesse mai: era sempre in giro per il mondo, correva ora dietro a questo e ora dietro a quell'altro pezzo d'antiquariato per soddisfare tutti i suoi tiratissimi ed esclusivi clienti e per fare ingrassare ancora di più quell'antipatico e unto del suo capo. Lui e Billy spesso litigavano per questo: Billy gli rimproverava di non farsi affatto rispettare, di non avere le palle per avviare una sua attività, di correre a comando, anche a notte fonda, se lo chiamavano per mandarlo nella lontanissima città di turno. Marco non gli rispondeva granché, non tante spiegazioni, si faceva mogio, cupo cupo proprio come se avessero colpito con una forza disumana il suo unico punto debole. Restava in silenzio. Poi sbatteva la porta e partiva verso l'asta di turno, verso la sua raffinatissima caccia.

Marco non era un debole e questo lo sapeva anche Billy. Era solo una delle poche persone leali che ci sono rimaste sull'intera superficie della terra. Aveva una grande riconoscenza per il suo capo perché gli aveva dato la possibilità di fare ciò che amava di più e, così, non se la sentiva di fargli le scarpe anche se ormai era lui il negoziatore più in gamba e l'intenditore più preparato della sua galleria d'arte.

  • Cazzo! ! ! Se ne accorgerà mai che lo stanno sfruttando?


Billy farfugliava sempre queste stesse parole dopo che Marco aveva sbattuto la porta e le ripeteva di continuo, centinaia di volte, quasi come se avesse fatto un voto e se le avesse ripetute mille volte il suo desiderio si sarebbe avverato...

Billy era così: passionale, istintivo, stava sempre a preoccuparsi per gli altri e, a sé stesso, ci pensava di straforo, magari tra una partita di tennis e l'altra o dopo una delle sue riunioni alla “Sky”. Anche lui, come Marco, era preso tantissimo dal suo lavoro e forse per questo tante volte se la prendeva perché gli altri suoi colleghi pensavano solo ai soldi e non al modo in cui svolgevano il loro mestiere. Billy però, contrariamente a Marco, la dirigeva quella stratosferica società e dimostrava così che c'è una ridottissima probabilità che chi lavora con l'anima possa avere anche un riscontro economico notevole. Nel suo lavoro, infatti, era imbattibile: un procuratore dal talento innato, riusciva a mettere in sintonia i gusti dei suoi capricciosi attori o cantanti, con le inflessibili esigenze di pubblicitari, produttori, registi e chi più ne ha più ne metta. Un grande uomo d'affari. Niente poteva corromperlo se non la certezza che quello che stava facendo era il meglio, il massimo che potesse dare. E allora … chi lo dice che quel mondo è totalmente stronzo?

(...)




sabato 24 giugno 2023

😉

SORPRENDI CHI TI FA DEL MALE, TI MENTE, TI USA... : TU NON LO FARE. AMA IL NEMICO 😉


venerdì 23 giugno 2023

🗣️

E chissà se in questo momento hai in mano il dopobarba o una scusa per non vedermi.

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giovedì 22 giugno 2023

🤔

Dimenticate TUTTO e Tutti in un baleno... beati voi:ma come fate? 🤔

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mercoledì 21 giugno 2023

😔

... E anche tu non brilli più. 😔

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martedì 20 giugno 2023

🤥

 🤥Le bugie hanno il fiato puzzolente(oltre che le gambe corte e il naso lungo...)

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domenica 18 giugno 2023

Dal mio romanzo "Carissimo padre" Premio Speciale Tabula Fati

 (...)

Una volta Sara era tornata a casa da scuola. Era ancora alle elementari. Ricorda che aveva trovato a casa i nonni ed era stata contenta ma anche sorpresa perché loro abitavano lontano e si erano lasciati solo il giorno prima. Cosa stava succedendo? Sara non lo sapeva ancora.

Avevano tutti delle facce strane, parlavano a bassa voce. Confabulavano…una festa? La bimba ci sperava. Più il tempo passava e più le facce si facevano inquiete, preoccupate. All’ora di mettersi a tavola per pranzare, ecco suo padre: il suo volto era scuro ed era negativamente sorpreso di vedersi in casa quegli ospiti inattesi. La piccola vide la mamma allontanarsi con il padre forse per spiegargli il perché di quelle visite. Sara aveva cominciato a mangiare. Il brodo le scendeva giù a fatica. Ruppe quel silenzio impaurito un boato del padre proveniente dall’altra stanza. Suo padre urlava come faceva spesso quand’era nervoso e Sara lo sapeva che da un po’ di tempo suo padre era sempre nervoso. Era arrabbiato. Con chi? Con lei?

Quel giorno, stranamente, sua madre non cercò di calmarlo come faceva di solito quando c’erano ospiti e voleva evitare anche agli altri i monologhi ad alta sonorità del marito. La madre di Sara piangeva. La bambina aveva paura perché la madre non le parlava ma piangeva soltanto. I nonni cercavano di tenerla lontano dalla madre che, le spiegavano, era semplicemente stanca. Sara guardava tutto e non capiva e poi chiudeva con un sorriso le sue riflessioni di bambina dentro di sé.

Quel pomeriggio suo nonno, e non sua madre, la aiutò a fare i compiti: doveva svolgere un tema sulla vendemmia. Ancora oggi se lo ricorda molto bene.

Per tanti altri giorni i nonni restarono a casa sua. Il nonno le spiegò che tutti i pomeriggi la mamma e suo padre andavano a fare una lunga passeggiata.

Ma non era vero.

Sara lo sapeva cos’era successo e lo capiva che tutti i pomeriggi i genitori andavano dall’analista, “il dottore dei cervelli in tilt”, lo chiamava di nascosto lei nel suo diario.

La mamma di Sara piangeva sempre.

Spesso il padre di Sara si aggirava per casa con l’elenco del telefono. Sara gli chiedeva chi chiamasse e lui rispondeva che voleva andare a lavorare via, lontano, all’estero, perché era stanco di lei e di sua madre.

-E quant’é distante l’estero papà?-

-È lontanissimo, è troppo distante, voglio andarmene…in Germania!-

A quelle parole Sara ricorda di essersi messa a piangere e di essersi stretta forte alla gamba del padre e, lui, per tutta risposta, l’aveva guardata di sfuggita con un sorriso beffardo.

Sara l’ha sempre odiata la Germania. Anche se suo padre non c’è mai andato.

La mamma di Sara continuava a piangere e…per questo suo padre voleva andarsene?

Il padre di Sara era sempre lo stesso.

Quando passò un po’ di tempo, la madre di sua madre se ne tornò a casa sua perché non sapeva come rendersi utile, perché diceva che le continue lacrime della figlia le facevano venire il mal di testa.

E poi, un pomeriggio, la mamma di Sara aveva smesso di piangere ed era tornata ad aiutarla a fare i compiti. Ogni pomeriggio.

Di quel terribile momento della sua vita Sara non ne parlò più. Con nessuno. Non disse a nessuno quanto si era sentita abbandonata, inutile, angosciata. Se lo chiuse dentro a doppia mandata con un sorriso.

Certo, quel tema sulla vendemmia non se lo scorda ancora: il suo primo brutto voto.

Una cosa non se la spiegò: quel dottore dei cervelli aveva guarito la mamma che era tornata come prima e…allora? Perché suo padre non l’aveva curato?

Adesso che è grande Sara sa rispondersi che un dottore può guarire ma non certo fare miracoli.

(...)








sabato 17 giugno 2023

🎁

 🎁L'involucro potrà pure essere bello ma poi va scartato e se... non c'è niente di affascinante?

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giovedì 15 giugno 2023

😱

 😱Ma quand'è che arriva qualcuno che mi dice: - Tranquilla, sei su "Scherzi a parte"?!?

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martedì 13 giugno 2023

🌟

🌟Brilliamo solo se respirariamo col cuore e sorridiamo:non rinunciamoci.

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lunedì 12 giugno 2023

😔

 😔Perché abbracciarsi e perdonarsi è diventato così difficile? Facciamo i trasgressivi:facciamolo noi... 

🌍

Cosa diamine sta succedendo a questo mondo? Solo male, orgoglio, arroganza, egoismo... 😢

domenica 11 giugno 2023

Estratto dal mio romanzo "Uccidere"

 (...)

-Io Matteo l’ho conosciuto all' Inferno”, no, non quello “vero”, magari...! Commissà, secondo lei quello vero è più marcio e affollato di quel fottuto Night Club? Mah... Non ne so molto di 'sto Matteo Di Giorgio, stava là quasi tutte le notti... Lui mi ha presentato Roberta: non c'è che dire...una gran figa! E in tanti anni di “onesta carriera” nessuno mi ha mai commissionato un lavoro con tanta... “eleganza” e precisione come lei: pareva che avesse studiato tutto da anni e pareva n'angelo ferma ferma su quello sgabello, con quelle gambe lunghe lunghe accavallate. Me la sarei bevuta come 'na Coca Cola e sarebbe stato bello morì soffocato in mezzo a tutti quei capelli. Batteva sul bancone certe unghie che parevano artigli: sapeva bene chi ero e cosa voleva. Voleva me. Io non lo sapevo che voleva lei da me. La voce ubriaca, ma l'alito non puzzava manco un po'. Certo le cose non sono proprio mai come sembrano... Non era così glaciale come il suo completino voleva far credere. Gli occhi spersi chissà dove, le mani bagnate, giocherellava con quel maledetto bracciale, un bracciale pesante che luccicava e ti cecava pure dentro a quel buco buio. Mia sorella ne aveva uno così da piccola; quando giocavamo a nascondino, io la trovavo sempre: pure se lei si nascondeva bene, la luce di quel bracciale non ci riusciva mai.

(...)





sabato 10 giugno 2023

💜

 Non credo, spero.

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venerdì 9 giugno 2023

😭

 Vabbè: Il Mulino Bianco mi ha rovinato! 😭

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giovedì 8 giugno 2023

Succhia la vita, bagnati di sole, osserva, guarda, riempi la testa di pensieri "positivi" e... fregatene!!!

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martedì 6 giugno 2023

🎶

👓La canzone di oggi? "Occhiali da sole", Antonio Diodato: ancora una volta ci hai preso perfettamente!❤️

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lunedì 5 giugno 2023

😔

SARÀ PUR VERO CHE FIDARSI È BENE... MA NON VI FIDATE, NON VI FIDATE:FIDATEVI DI ME. 

domenica 4 giugno 2023

Una mia Poesia con Speciale Segnalazione di Merito al Premio Nazionale Patrizio Graziani...

 

Raticci


Raticci rincorsa

su per le scale di ferro

roventi,

che odora di gomma

passeggiata da piccoli piedi nudi

scalpitanti

fra castelli di sabbia, bagni e

formine.

Raticci rossa e nera

che si appoggia sulla riva,

che sfiora le onde,

che impera sugli scogli,

che nasconde fantasia.

Raticci sa già

che prima o poi un acquazzone

farà volare via

gli ombrellini dai gelati,

ingoierà le gomme fruttate,

le Coca-Cola ghiacciate,

le patatine.

E Raticci ora è lontana negli anni

vicina

alle giornate fatte di sole e di giochi

che non pensavano,

che non pensavano che certi acquazzoni

portassero via per sempre

quasi tutti gli aquiloni.



venerdì 2 giugno 2023

Dal mio romanzo "Fatalmente"

 (...)

È lo stesso rumore che fa una pallina da tennis quando cade per terra: tam, tam, poi più niente. Ha incontrato il tappeto. Non resta niente: né rimbalzi, né rumori. È questo stesso non-rumore che senti dentro quando ti trovi in posti in cui sei stato miliardi di volte, però poi arriva una volta, quella, quella volta lì sarà l'ultima. E tutto si azzittisce sopra il rumore. Basta. Ci si è detti tutto.

Capita anche con le persone. Soprattutto con le persone. Non sapresti mai spiegarlo ma lo capisci che ogni cosa improvvisamente non ha più il sapore che aveva solo due minuti prima e ora se ne resta congelata come in un lento e irripetibile fermo-immagine. E non vi rivedrete mai più. Mai più nello stesso modo.

(...)