domenica 23 aprile 2023

Dal capitolo "Il Funerale" del romanzo "La vedova"...

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Che cretina, sbaglio sempre, tutto.

Quanto tempo ci ho messo a trovare i documenti nel tuo disordine e i vestiti per il funerale, affrontando tutta quella schifosa burocrazia che non mi ha permesso nemmeno di sprofondare solamente e indissolubilmente nel dolore e tu? Non mi vedi? Perché non mi aiuti? Davvero, come sostiene tua madre, sei morto perché io e te litigavamo troppo: allora perché non sono morta pure io?

Non so come, riesco ad organizzarlo il funerale: c'è tanta gente, tutti i bambini della scuolina in cui lavoravamo... tua madre rimane fuori. È lei quella buona sì.

Il dolore mi piega, mi contorce, non voglio stare lì, non voglio più essere e quando rimarrò sola con questo vuoto... cosa farò? Non riesco a smettere di piangere, la testa mi scoppia: perché non scoppia davvero? Le budella sono sempre attorcigliate: perché non mi esplodono davvero?

Piove. Piove su quella maledetta cassa che ho fatto ricoprire di girasoli, i fiori “tema” del nostro matrimonio. Quando finisce questo sogno di merda? Piove al cimitero, non voglio staccarmi da te... cosa diventerai? Piove, piove e non scivola via niente di quello che dovrebbe e la rabbia, l'impotenza e lo sconforto incredulo e sgomento rimangono incrostati alla mia faccia, al corteo funebre, ad ogni cosa che perde valore, contorni e si sfoca per sempre.