Simone è un bambino di soli tre anni ma, nonostante la sua tenerissima età, sa capire e confrontarsi con realtà molto più grandi di lui. Il mondo di Simone è quindi quello osservato dagli occhi “grandi” di un bambino piccolo ed è proprio con questi occhi che ci racconta la sua triste storia, una storia in cui non contano le convenzioni, le cose date per scontate perché tutto si rovescia al punto tale che un bambino arriva a desiderare di non vivere, arriva a capire che la vita, la sua vita, è senza speranza, è senza futuro.
"Simone il bamboccion ...e ", romanzo.
"Simone il bamboccion ...e ", romanzo.
Questa
è una storia che fa ridere, fa ridere molto perché è una storia
triste, molto triste e perciò fa ridere, fa ridere molto perché in
questo mondo, ormai, quello che è triste fa ridere, fa ridere molto
perché ... nessuno è triste o, almeno, nessuno deve sembrare triste
altrimenti vuol dire che è sfortunato, sfigato o chiamatelo un po'
come volete ma ci siamo capiti. Tutti ridono, sempre, tutti sono
sicuri, sicurissimi di sé anche quando sbagliano, proprio quando
sbagliano perché, proprio allora, se loro sbagliano la colpa ce
l'avete voi, voi che non avete sbagliato, voi che vi siete comportati
bene, onestamente, normalmente ... ma in fondo oggi che cos'è la
normalità? Chi ha torto ha ragione e chi ha ragione ha torto!
Sì, tutto questo discorso può sembrare strano, molto
strano e pure confuso, molto confuso, ma vi assicuro che nella testa
di Simone, Simone il bamboccione per tutti, questo discorso ha senso,
accipicchia se ha senso però voi non lo potete sapere perché non
conoscete la sua storia e allora conviene raccontarla per bene, da
capo, con ordine e così capirete che la storia di Simone è una
storia che fa ridere, fa ridere molto perché è una storia triste,
molto triste e a quel punto starà a voi capire se è meglio ridere o
piangere, se siete tipi che si vergognano di piangere, se siete tipi
che si vergognano delle cose tristi perché sono troppe serie, sono
troppo sfigate e allora fate un po' come volete: chi vuole piangere
pianga e chi vuole ridere rida ... inutile, per ora, dire a chi di
voi Simone riserverà la sua stima.